Partito Comunista – Federazione Estero

08/07/2024 By Redazione Non attivi

Francia : patto di (in)governabilità?

Francia : patto di (in)governabilità?Risultato delle elezioni parlamentari francesi

Sono finite le elezioni parlamentari in Francia dopo tre settimane di effervescenza del dopo dissoluzione. A sentire ogni parte, vince ogni parte.

Il Rassemblement National

Cominciamo da chi doveva avere la maggioranza assoluta dopo il 1° turno : il Rassemblement National di Bardella e Le Pen. Conosce un’esponenziale progressione dal 2012 in cui aveva solo 2 deputati e ora ne ha 143 : 126 per RN + i 17 della destra di Ciotti su 577. Eppure è solo la terza forza del Parlamento francese e denuncia « l’alleanza del disonore » tra centro e sinistra. Il primo ministro non potrà venire dalle loro fila fortemente contestate dal fronte antifascista nelle manifestazioni. Diventa di fatto comunque il 1° partito di opposizione.

La maggioranza presidenziale

« L’estremo centro » ossia la maggioranza presidenziale diventa il secondo gruppo con 163 deputati. Non è stato asfaltato come previsto.

La coalizione di sinistra

Infine vince la coalizione di sinistra, il Nouveau Front Populaire, composta di 75 La France Insoumise, 65 Partito Socialista, 34 Verdi e 9 Partito Comunista Francese. Sarà in grado di resistere a un’alleanza con il gruppo presidenziale come auspicata dal PS ? Per il secondo turno, sono per la maggior parte i candidati di sinistra a essersi desistiti per il sacrosanto fronte repubblicano.

Situazione politica post-elezioni

Il primo ministro dà le sue dimissioni l’8 luglio e per un anno, il presidente non ha più la possibilità della dissoluzione.

A seconda degli analisti politici, la Francia che non è abituata alle coalizioni larghe di governo sarà ingovernabile oppure sarà l’occasione di andare verso la Sesta Repubblica con una nuova Costituzione. Difficile rispondere subito dopo allorché la preoccupazione sembra essere la scelta del Primo Ministro.

Questioni in sospeso

Nel mentre, non si fa il bilancio dei 7 anni di Macronato all’interno del paese oppure all’esterno con il salto federale europeo (che prevede il voto alla maggioranza piuttosto che all’unanimità dei paesi europei). Né si cerca di analizzare i nuovi equilibri o almeno cambiamenti internazionali in Africa, in Asia o sul continente americano.

Reazioni del fronte antifascista

Il fronte antifascista che, in tutta la Francia, ha cantato in italiano ‘Siamo tutti antifascisti’ come ai tempi dello storico Front Populaire degli anni ’30 logicamente esultava domenica sera nelle case in cui militanti e sindacalisti si erano riuniti oppure nelle piazze delle grandi città, a Parigi e altrove. Il Rassemblement National non era affatto un’ottima scelta per i lavoratori con la sua politica xenofoba, liberticida, guerrafondaia, euroatlantista e sottomessa al sindacato dei padroni, il MEDEF, a Bruxelles, Berlino e Washington.

Incertezze sul futuro governo della Francia

Da chi sarà governata la Francia dopo l’accumulazione di provvedimenti regressivi, liberticidi e brutali contro i giovani, i lavoratori e i pensionati e a favore dell’oligarchia della finanza sotto il Macronato? Da un’alleanza fratricida tra sinistroidi macroncompatibili ed « estremo centro » che si ritiene sempre maggioranza presidenziale ?

Importanza della lotta sociale

In realtà, ciò che conta è la lotta con scioperi, occupazioni di luoghi di lavoro ed altre azioni di forza come ai tempi del Front Populaire.

Sfide economiche e sociali

Le vittime del capitalismo sono numerosissime. Il Macronato, acceleratore della fascistizzazione della società, conserva purtroppo una grande influenza e dietro, in agguato, l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale impongono un ‘piano di raddrizzamento’ per il deficit eccessivo come per la Grecia anni fa. I lavoratori possono temere la coalizione di governo su basi guerrafondaie con i Verdi, il PS, esponenti di destra ed altri Macroncompatibili.

Proposta alternativa del PRCF

Come lo ribadisce il PRCF, l’alternativa contro questo blocco contro i proletari non può che essere rossa con la ricostruzione della Francia dei lavoratori e con l’uscita dall’Unione Europea, dalla Nato e dal capitalismo. È una questione di vita proporre un vero partito comunista patriottico, internazionalista, pacifico e antifascista in opposizione al Rassemblement National così come alla social-democrazia euroatlantista appoggiandosi su un movimento popolare offensivo.

Socialismo o barbarie !

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