Partito Comunista – Federazione Estero

UE 2024 VON DER LEYER1080
28/07/2024 By Redazione Non attivi

UE 2024: Voto italiano e dinamiche di potere

UE 2024: La visione marxista dell’UE: 11 anni di analisi e attivismo della Federazione Estero PC

In questi undici anni di esistenza della Federazione Estero PC, Sezione E. Olivetti non solo abbiamo scritto, ma anche manifestato e volantinato la nostra visione marxista della UE, che, come sempre per il materialismo dialettico, non ha sbagliato nulla di quello che succede fin dalle prime elezioni borghesi degli anni ’80, che sancirono, di fatto, l’entrata dei partiti vicini alla finanza atlantica e al fascismo-nazismo; spesso abbiamo scritto e detto che il Parlamento Europeo era la diretta emanazione del Palazzo dei mediatori di affari davanti al congresso a Washington D.C. dove i deputati passano prima di votare le leggi. Purtroppo non siamo mai stati smentiti e con l’andare dei decenni tutto si è confermato, amaramente per le classi lavoratrici europee e italiane.

UE 2024: stipendi milionari e benefit per i nuovi deputati

Qui di seguito l’elenco dei deputati eletti nelle ultime elezioni europee 2024, ricordiamo che si porteranno a casa qualcosa come 1,5 milioni di euro lordi più tutti i benefit e vantaggi di vivere a Bruxelles.

Gli eurodeputati italiani eletti in con le elezioni UE 2024

Fratelli d’Italia
Giorgia Meloni (rinuncia)
Carlo Fidanza
Mario Mantovani
Giovanni Crosetto
Lara Magoni
Pietro Fiocchi
Mariateresa Vivaldini
Paolo Inselvini (subentra)
Nicola Procaccini
Marco Squarta
Carlo Ciccioli
Antonella Sberna
Francesco Torselli (subentra)

Elena Donazzan
Stefano Cavedagna
Sergio Berlato
Alessandro Ciriani
Daniele Polato (subentra)

Alberico Gambino
Francesco Ventola
Denis Nesci
Michele Picaro
Chiara Gemma (subentra)

Giuseppe Milazzo
Ruggero Razza (subentra)

Partito Democratico
Cecilia Strada
Giorgio Gori
Irene Tinagli
Brando Benifei
Pierfrancesco Maran

Stefano Bonaccini
Alessandro Zan
Alessandra Moretti
Elisabetta Gualmini
Annalisa Corrado

Nicola Zingaretti
Dario Nardella
Matteo Ricci
Camilla Laureti
Marco Tarquinio

Antonio Decaro
Lucia Annunziata
Raffaele Topo
Pina Picierno
Sandro Ruotolo

Giuseppe Lupi

Forza Italia – Noi Moderati
Antonio Tajani (rinuncia)
Letizia Moratti
Massimiliano Salini (subentra)

Flavio Tosi (subentra)

Salvatore De Meo (subentra)

Fulvio Martusciello
Giuseppina Princi (subentra)

Edmondo Tamajo (rinuncia)
Marco Falcone
Caterina Chinnici (subentra)

Lega
Roberto Vannacci
Silvia Sardone
Isabella Tovaglieri
Anna Maria Cisint
Paolo Borchia

Susanna Ceccardi

Aldo Patriciello

Raffaele Stancanelli

Movimento 5 Stelle
Gaetano Pedullà

Carolina Morace

Pasquale Tridico
Valentina Palmisano
Mario Furore
Danilo Della Valle

Giuseppe Antoci

Dario Tamburrano

Alleanza Verdi Sinistra
Ilaria Salis
Benedetta Scuderi

Cristina Guarda

Ignazio Marino

Domenico Lucano

Leoluca Orlando

Südtiroler Volkspartei
Herbert Dorfmann

Analisi comunista del voto italiano all’estero: focus su conflitto capitale-lavoro e rischi di guerra

Come sempre, da comunisti marxisti-leninisti, abbiamo analizzato il voto degli italiani all’estero, ecco il link della diretta: https://www.youtube.com/watch?v=Oc59zcfJAeE&t=8s dove abbiamo ancora una volta messo in primo piano il contrasto capitale-lavoro e la guerra imminente in cui questi guerrafondai vogliono coinvolgere i popoli europei contro la Russia.

UE 2024: Commissioni UE e influenza italiana: tra fallimento economico e rappresentanza politica

Oggi affrontiamo un altro argomento importante: le commissioni che si formano coi nuovi e vecchi deputati della UE. Nonostante l’Italia sia un paese fallito dal 2011, commissariamento Monti, i deputati italiani rappresentano una buona parte del Parlamento, con grandi influenze, basti pensare al Presidente della commissione Prodi, che non elegge nessuno, alla guerrafondaia Mogherini, al Presidente piddino defunto Sassoli, ecc, fino ad arrivare al commissario per il golfo On. Di Maio (ex ministro degli esteri). Come sempre a farla da padroni sono i fascisti di Fratelli d’Italia e i finti sinistroidi Piddini, la novità è l’inserimento della AVD con alcuni 5 stelle, che formano quell’ala borghese della difesa dei soli diritti individuali anarco-sinistroidi, nessuno di loro è riuscito a combinare qualcosa di buono in questi decenni.

UE 2024: Parlamento Europeo

Parlamento Europeo

UE 2024 ed Elezione di von der Leyen: analisi del voto italiano e dinamiche di potere nell’UE

Da leggere questo interessante articolo sul voto a favore della Von der Leyen da parte dei deputati di cui sopra: laddove la presidenta vince con 100 voti di vantaggio, ma la codardia di Fratelli d’Italia si astiene, e i voti contrari di 5 stelle, Lega, AVD, ma sono piccole vittorie di Pirro, come si suol dire, mentre  hanno votato massici i catto-calvinisti-ebrei atlantisti piddini che contano moltissimo a Bruxelles e Strasburgo. Le loro finte fondazioni sono invece vere e proprie scuole di pensiero, soprattutto con la privatizzazione dal 2019 del sistema diplomatico-consolare che funge da finanziatore dei vari think thank egemonici negli Enti predisposti: Comites, Scuole, Patronati, CCE, IdC, ecc; non per niente la figlia di Prodi, Maria Grazia, (già presidentessa di tutte le associazioni ACLI nel mondo e della fondazione Migrantes) è diventata la nuova presidente del CGIE, quindi con nomina governativa e con il placet dell’On. Tajani, segno che le due fazioni fanno finta di combattersi, ma sono della stessa pasta, basta occupare i posti che contano per i “loro” amichetti finanziatori.

Ecco l’articolo dell’AISE, che si occupa di media esteri:

STRASBURGO\ aise\ – Sono quattordici i deputati italiani eletti questa mattina negli uffici di presidenza delle nuove commissioni al Parlamento europeo. Due di loro alla presidenza: si tratta di Antonio Decaro (S&D) che guiderà la Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, e Pasquale Tridico, che presiederà la Sottocommissione per le questioni fiscali. Gli altri dodici sono stati nominati vicepresidenti.
Si tratta di Alberico Gambino (ECR), Terzo vicepresidente della Commissione per gli affari esteri, Giuseppe Lupo (S&D) secondo presidente della Commissione per i bilanci, Caterina Chinnici (PPE), Primo vicepresidente della Commissione per il controllo dei bilanci, Pietro Fiocchi (ECR) Secondo vicepresidente della Commissione ambiente, Elena Donazzan (ECR), Secondo vicepresidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, Giorgio Gori (S&D) Terzo vicepresidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, Matteo Ricci (S&D), Quarto vicepresidente della Commissione per i trasporti e il turismo, Francesco Ventola (ECR) Terzo vicepresidente della Commissione per lo sviluppo regionale, Giuseppe Milazzo (ECR) Secondo vicepresidente della Commissione per la pesca, Mario Mantovani (ECR) Secondo vicepresidente della Commissione giuridica, Alessandro Zan (S&D) Terzo vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, e Cristina Guarda (Verdi/ALE) Quarto vicepresidente della Commissione per le petizioni. L’ufficio di presidenza di una commissione (il presidente e un massimo di quattro vicepresidenti) è eletto per un mandato di due anni e mezzo. Le commissioni si occupano delle proposte legislative, nominano squadre negoziali per condurre colloqui con i ministri dell’UE, adottano relazioni, organizzano audizioni e controllano altri organi e istituzioni dell’UE. (aise) ”

Articolo ANSA

UE 2024: Per completezza d’informazione, ecco l’articolo dell’ANSA che parla degli “stranieri” nelle commissioni, per dare un quadro completo della situazione che abbiamo precedentemente analizzato.

BRUXELLES – Sono state definite le presidenze e le vicepresidenze di tutte le commissioni dell’Eurocamera. E per l’Italia, rispetto alla precedente legislatura, c’è una novità non marginale: la perdita di una presidenza. Alla guida della commissione Affari Costituzionali, infatti, non è stato confermato l’eurodeputato di FI Salvatore De Meo, destinato – ma la carica deve essere ufficializzata, alla Plenaria di settembre a Strasburgo – a presiedere la delegazione dei Rapporti con la Nato. L’Italia ha incassato quindi una sola presidenza di Commissione, con Antonio Decaro all’Ambiente. Il capo delegazione M5S Pasquale Tridico, invece, è stato eletto alla guida della sottocomissione agli Affari Fiscali. È la Germania, tra i Paesi membri, a conquistare il maggior numero di presidenze, sei. A Berlino vanno gli Affari Internazionali con David McAllister (Ppe), il Commercio Internazionale con Bernd Lange (S&D), il Mercato Interno a Anna Cavazzini (Greens), la Cultura a Nela Riehl (anche lei nei Verdi), la Contabilità al popolare Niclas Herbst, Affari Costituzionali Sven Simon (PPe). Alla Germania anche la sottocommissione Difesa che va invece alla liberale Marie-Agnes Strack-Zimmermann. Dietro la Germania è la Spagna ad emergere con la presidenza di tre commissioni, seguita dagli eurodeputati polacchi, che guideranno due commissioni. La Spagna incassa quindi la guida di tre commissioni con la socialista Lina Gálvez Muñoz alla Parità di genere, il popolare Javier Zarzalejos alle Libertà Civili e Carmen Crespo Díaz del Ppe alla Commissione Pesca. Due le presidenze alla Polonia con il popolare Bogdan Rzońca che prende la commissione Petizioni la commissione Industria va ad un altro popolare polacco, Borys Budka. A Varsavia anche una sottocommissione, quella alla Salute con il popolare Adam Jarubas. La Francia incassa la commissione Affari Economici, con la socialista Aurore Lalucq e la sottocommissione Diritti Umani con il verde Mounir Satouri. Il Belgio ottiene la guida della commissione Bilanci con Johan Van Overtveldt (Ecr), la Repubblica Ceca la commissione Agricoltura Veronika Vrecionová, sempre del gruppo dei Conservatori. Alla Finlandia va la commissione Lavoro con l’eurodeputato di The Left Li Andersson mentre la Grecia incassa la guida dei Trasporti che va alla popolare Elissavet Vozemberg-Vrionidi. All’Irlanda la guida della commissione Sviluppo con il liberale Barry Andrews. Alla Romania la commissione Regioni con il socialista Adrian-Dragoş Benea. La Bulgaria infine ottiene la guida della commissione Affari Legali con il liberale Ilhan Kyuchyuk.

Redazione PC Estero

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