Manifestazione a Valencia: ‘Noi macchiati di fango, voi..’
“Noi macchiati di fango, voi macchiati di sangue” , “Mentre tu mangiavi, la gente moriva”
Queste due pesanti accuse sono state rivolte al governo regionale valenziano del conservatore Partido Popular e al presidente Mazón dagli almeno 130.000 presenti alla manifestazione a Valencia di sabato 9 Novembre davanti al comune. Un numero incredibile, considerando che, con il trasporto pubblico bloccato in molte zone, la mobilità della gente era ridotta.
Le accuse principali contro il governo regionale durante la manifestazione a Valencia
Il perché di queste accuse è molto chiaro. Nel primo caso già alle 7:30 del mattino del giorno dello straripamento degli 8 fiumi che arrivano a Valenzia e che sono tutti ausiliari del principale fiume Turia, che da 30 anni e stato deviato, così che Valencia città non è stata intaccata dall’alluvione. Però, come spiegato nelle nostre dirette, il problema principale, è stata la massificazione delle costruzioni, soprattutto industriali e commerciali che in sei lustro hanno fatto della capitale regionale la terza citta di Spagna, con il 20% della logistica che viaggia nelle sue strade, autostrade e superstrade che la contornano e vale per il PIL spagnolo il 12%!
Il controverso comportamento del presidente Mazón
Nel secondo caso dei bravi giornalisti di vera inchiesta e informazione hanno
scoperto che quel giorno, l’assenza del presidente della regione era dovuta al
fatto che si trovava a pranzo, mentre già infuriavano i prodromi della Tempesta
meteorologica, con la famosa giornalista Maribel Villaplana per offrile la direzione della radio-tv pubblica regionale (insomma la RAI 3 valenziana) con telefono spento.
Manifestazione a Valencia: La critica contro l’intera classe politica
Ma non ci sono innocenti tra la classe politica, difatti un altro grido è stato quello di: “Sanchez y Mazón, la misma mierda son”, che vuole dire “Sanchez e Mazon la stessa merda sono”.
Manifestazione a Valencia e gli errori del governo nella gestione dell’emergenza
Il governo attuale è colpevole di aver immediatamente eliminato l’unità d’emergenza (UEV) e di aver aspettato fino alle 20:00 passate
per aver comunicato lo stato di allarme, quando ormai la popolazione già aveva
acqua in alcuni casi fino alla gola. Ma ogni governo, in passato, anche quello
socialista, è stato colpevole di aver anteposto la speculazione urbana a progetti
di deviazione idrografica (come il già esistente plan sur, degli anni 50/60) e
sicurezza urbana.
Manifestazione a Valencia: La solidarietà popolare di fronte al disastro
La tragedia della Dana ha messo in evidenza l’ndifferenza della classe politica
intera, ma anche la grande solidarietà del popolo. All’interno delle zone
devastate infatti, un mare di volontari di Valencia, ma anche da Barcellona,
Madrid, dal paese Basco, e perfino da altri paesi, hanno preso pale, scope e
palette, e hanno spostato fango, distribuito vestiti e cibo caldo, colmando
l’assenza del governo.
La speranza nella forza del popolo unito alla manifestazione di Valencia
La speranza è proprio che il popolo non dimentichi questa sua forza. Gli avvenimenti dimostrano che il popolo unito non potrà essere
sconfitto.
Un messaggio di solidarietà e lotta di classe
Da parte della sezione estero Olivetti del Partito Comunista, esprimiamo la più sentita solidarietà verso i cittadini di Valencia, alle famiglie dei più di 200 morti, ai dispersi che sono ancora molti e soprattutto a tutta la classe lavoratrice, l’unica che ha subito, ancora una volta, il macigno del capitalismo liberista!
La lotta di classe come unica soluzione
Solo il socialismo è la soluzione. Il popolo si deve unire nella lotta di classe contro i ricchi, tra capitale e lavoro!