
Viaggiatori d’occidente
Gli italiani all’estero sono in balia delle varie
compagnie aeree che vendono biglietti e poi li cancellano
adducendo un problema covid ormai inesistente. Dallo
scorso 8 giugno i voli Alitalia in partenza da Brussel hanno
avuto sistematicamente la cancellazione o il dirottamento
verso l’aeroporto di Amsterdam.
Si pensava fosse dovuto
unicamente al problema del fallimento della società che si
occupava dei bagagli presso l’aeroporto di Brussel
Zaventem, principale aeroporto Belga e unico attualmente
attivo.
Le altre compagnie come Brussels Airline si sono
riorganizzate nel giro di quattro giorni, ma per i viaggiatori
Alitalia il problema è persistito fino al 18 giugno. Gli italiani
in Belgio pensavano di aver finito finalmente il periodo nero
e di poter partire, ma ecco che invece giorno dopo giorno
vengono fuori nuove verità.
Sembrerebbe che le compagnie aeree in generale
stiano utilizzando gli espatriati come bancomat, come
finanziatori, non sicuramente come clienti. La sensazione
degli italiani all’estero che si stanno confrontando e
scambiando informazioni è di sconforto nel constatare che
spesso sono stati venduti voli “inesistenti”.
Sono ormai
multiple le segnalazioni di voli prenotati e cancellati nel
giro di poche ore e in tutte le cancellazioni viene
sistematicamente violato il diritto del viaggiatore che suo
malgrado si ritrova ad avere in mano un voucher ma non il
viaggio e non il rimborso del biglietto.
Le cancellazioni dei
voli vanno fino al 16 luglio ma nulla esclude che si
protrarranno in futuro. Non fanno eccezione tour operator
come Corendon che sta cancellando i viaggi l’ultimo giorno
utile per il saldo del viaggio, riuscendo cosi ad ottenere
maggior liquidità senza offrire il servizio pattuito.
Questa è una delle tante testimonianze che ci giunge
al Soccorso Rosso che, come Partito Comunista Estero,
abbiamo istituito da mesi.
Dall’inizio della Pandemia
denunciamo il fatto che la Farnesina con il suo ministro
Onorevole Di Maio, nonostante gli annunci trionfalistici dei
media che esaltano le capacità del sistema consolare di far
rientrare circa centomila espatriati con “gli aerei del
Ministero degli Esteri”, menta spudoratamente! Come
descritto dalla nostra compagna del PC in Belgio i voli
cancellati per il profitto delle agenzie e imprese di volo è
solo l’ultima della strategia per fare ulteriore profitto sulla
pelle degli espatriati della classe proletaria!
Mentre le principali compagnie stanno licenziando a
botte di migliaia di addetti e altre falliscono lasciando a
casa le maestranze, il capitale continua a arricchirsi e
alzando le quotazioni di borsa a netto discapito dei lavoratori.
Ancora una volta diciamo no alla socializzazione
delle perdite! Nazionalizzazione immediata dell’Alitalia
dando in mano ai lavoratori e non ai manager la
compagnia! Unica via d’uscita il socialismo!