Partito Comunista – Federazione Estero

17/10/2023 By Redazione Non attivi

Taglio posti alla Volkswagen!

Tagli di posti di lavoro alla Volkswagen in Germania!

Il Gruppo Volkswagen taglia i posti di lavoro nello stabilimento di Zwickau (Sassonia). Come annunciato giovedì dall’azienda dopo una riunione di lavoro, 269 contratti temporanei presso il sito, per un totale di circa 10.700 dipendenti, inizialmente scadranno e non saranno prorogati! Il motivo del taglio dei posti di lavoro è “l’attuale situazione di mercato”, secondo il gruppo automobilistico. In effetti, una principale ragione di riluttanza all’acquisto di veicoli elettrici in questo Paese è che i prezzi sono elevati e continuano a salire a fronte di un’inflazione persistente e la politica imperialista contra la Russia da parte del governo tedesco.
La prossima minaccia di dazi punitive dell’UE è contro la Cina. Questo e un nuovo instrumento imperialista che minaccerà ancora di più la classe operaia in Germania in vista della prossima guerra commerciale (e magari anche militare) contro di essa.
Il “modello di successo” della RFT si trova a un “bivio”, secondo uno studio pubblicato dall’Istituto della economia tedesca (IW). La trasformazione delle importazioni di materie prime a basso costo in costosi beni di esportazione è difficile da realizzare con le sanzioni contro la Russia. Marx avrebbe parlato “della caduta tendenziale del saggio di profitto”.
Un esempio lampante è il commercio di automobili con la Cina, evidenziato anche dall’IW. Secondo lo studio, le esportazioni tedesche verso la Cina sono diminuite complessivamente dell’8% nella prima metà dell’anno. Il calo del 21% delle esportazioni di veicoli da parte delle automobili ha rappresentato i tre quarti del calo totale. Come osserva l’IW, i modelli di auto, vengono sempre più spesso prodotti in Cina e a prezzi molto bassi. Ma anche le vendite della VW, compresa l’Audi, stanno crollando nel più grande mercato del mondo.
Il Ministero degli Esteri cinese ha parlato di un “atto puramente protezionistico” da parte del UE che vuole implementare dei dazi commerciali contra la Cina per causa del più grande produttore mondiale di batterie per auto elettriche, che è la azienda cinese “CATL”. Questo avrà un impatto negativo sulle relazioni commerciali soprattutto in Germania e sarà ancora di più controproduttivo per l’industria automobilistica. Un posto di lavoro su quattro in Germania dipende dalle esportazioni, un posto di lavoro su due nell’industria, che significa che questo nuovo conflitto commerciale – cioè quelli con il partner commerciale più importante per la Germania, la Cina – rafforzerà ancora di più la crisi in questo paese e peggiorerà la situazione sociale della classe operaia!
Noi come Partito Comunista – Federazione Estero sez. Enrico Olivetti siamo solidali con i lavoratori dello stabilimento di Zwickau e condanniamo fortemente i dazi punitive da parte del UE e del governo tedesco! Una guerra economica ed imperialista sia contro la Russia che adesso anche contro la Cina in particolare, colpisce ancora di più la classe operaia in Germania ed in tutta l’Europa e ci porta sempre di più verso uno scontro totale contro questi due paesi. Perciò dichiariamo di nuovo fortemente Fuori dalla NATO! Fuori dalla UE! Pace con la Russia e la Cina! Per un mondo Multipolare!

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