Sacrifici per noi e tasse ridicole per i giganti del web
È di oggi la notizia postata dall’ANSA sull’indagine della Guardia di Finanza per l’accusa di evasione di 153 milioni di Iva in Italia da parte di Booking. Riportiamo una dichiarazione del nostro compagno della Federazione Estero Partito comunista cellula brasiliana.
Io lavoro con booking, pagano il 5% di tasse e gli utili vanno dritti dritti in Olanda. Ogni stato dovrebbe avere la propria piattaforma di prenotazioni e gli utili dovrebbero restare nelle casse dello stato per poter investire in salute pubblica, educazione pubblica, abitazioni gratuite, e generare lavoro invece di arricchire i padroni di Booking
Booking.com, con oltre 28 Milioni di strutture alberghiere disponibili, tradotto in 24 lingue, è un colosso del web con sede in Olanda che trae profitto in quasi tutti i paesi del mondo (inclusi territori palestinesi occupati, come denunciato dall’ONU). Per stare al passo della concorrenza i proprietari iscrivono le strutture gratuitamente, pagando un minimo di 14% fino ad un massimo di 50% su ogni prenotazione. Qui in Brasile loro pagano una tassa del 5% sulla loro commissione il resto va direttamente in Olanda. Un’enorme cifra che si sposta, quando si potrebbe usare per altri fini. Ogni Paese potrebbe fare la propria App. Turistica e dovrebbe proibire questi furti da parte dei privati. Solo con un cambio di sistema è possibile far giustizia e vivere meglio.
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