Philips macina-posti
La Philips, e nello specifico, la sezione ‘tecnologie mediche’ ha annunciato il taglio di altri 6000 posti di lavoro in tutto il mondo di cui 1100 solo in Olanda ed in particolare, la sede di Amsterdam che sarà la più colpita da questo taglio. Già ad ottobre scorso, la multinazionale aveva tagliato 4000 posti di lavoro in tutto il mondo di cui 800 in Olanda.
La motivazione che avanzano è la perdita di 1,6 miliardi di euro nello scorso bilancio. Inoltre, il comparto che più sarà colpito da questo taglio sarà quello dell’innovazione. È la conferma di come la ricerca, quando è data al privato, prima o poi muore ed è oltretutto tragico che ciò avvenga subito dopo una pandemia.
La verità è che il capitale agisce sempre così e cioè taglia per mantenere anzi per aumentare i profitti. Purtroppo, i sindacati Fnv si sono detti d’accordo con l’azienda se questo serve a salvare la stessa ma tagliare drasticamente non è affatto un’opera di salvataggio!
Il Governo Rutte non muove un dito perché compete al suo ruolo di maggiordomo del liberissimo / neoliberismo.
I diritti dei lavoratori ormai non valgono più niente di fronte al Dio Mercato ed alle sue leggi antisociali. Noi comunisti denunciamo tutto questo e rifiutiamo una società che non rispetta i lavoratori. Lottiamo per una società in cui ha le redini chi veramente produce la ricchezza, cioè la classe lavoratrice.
Socialismo o barbarie!