Parigi: 80° della battaglia di Stalingrado
80° anniversario della battaglia di Stalingrado organizzato dal PRCF Parigi, piazza Stalingrad, 4 febbraio 2023.
La Federazione Estero Enrico Olivetti del Partito Comunista ha partecipato alla commemorazione della battaglia di Stalingrado organizzata dal PRCF nella piazza di Parigi dedicata a questa battaglia.
Dalle 13 e 30 in poi, la piazza ha cominciato a riempirsi di bandiere comuniste del Pôle de Renaissance Communiste en France e di partiti fratelli giunti dalla Spagna come dalla Russia.
Ha iniziato la serie di discorsi la storica Gilda Landini-Guibert, figlia del resistente comunista e presidente del PRCF, Léon Landini, lei ha ricordato il sacrificio dei partigiani e particolarmente quello dei soldati sovietici durante questa battaglia. Ed ha ricordato pure come suo padre insisteva sul fatto che le notizie che venivano da Stalingrado avevano sollevato il morale dei nemici del nazismo dopo lunghissimi anni bui. Stalingrado era diventato il grido di guerra della Resistenza.
Poi è intervenuto il filosofo e vice segretario nazionale, Georges Gastaud, figlio di un altro resistente, Raymond Gastaud, che aveva raggiunto il generale De Gaulle a fianco dei comunisti. Ha ricordato l’importanza di questa battaglia nella storia e, di conseguenza, fortemente criticato il negazionismo storico, il bellicismo russofobo e quello che chiama “l’antisovietismo a scoppio ritardato” per minimizzare il ruolo dei Sovietici nella sconfitta dei nazisti e quindi la larga vittoria del campo del lavoro e dei popoli contro il campo del capitale e dell’imperialismo. Quest’operazione è sfociata nell’equiparazione nazismo-comunismo nel mese di settembre 2019 e bisogna continuare a gridare Stalingrado contro la pressione sterminatrice del cosiddetto campo occidentale. E infine, per onorare la presenza del nostro Partito Comunista, ha cantato, seguito da tutto il pubblico, il più famoso canto italiano rivoluzionario ‘Bandiera Rossa’.
Ci sono stati vari altri discorsi che rendevano tutti omaggio ai sovietici che hanno liberato l’Europa e Fadi Kassem, professore di storia e segretario nazionale del PRCF, ha ribadito che bisognava tuttora lottare contro il neonazismo, ha avuto un pensiero per i compagni del partito comunista ucraino in lotta mentre i banderistitentavano di disturbare questa commemorazione. Però, il servizio d’ordine, con calma e fermezza, ha fatto il suo dovere allontanandoli, è stato aiutato da canti sulla musica usata dai gilè gialli: “On est là, on est là / Face aux amis de Bandera on est là / Pour sauver la paix mondiale / L’indépendance nationale / Face à Macron, Ursula / On est là” (Siamo qui, siamo qui / Di fronte agli amici di Bandera siamo qui / Per salvare la pace mondiale / L’indipendenza nazionale / Di fronte a Macron, Ursula / Siamo qui) e da vari slogan come “A Stalingrad, les nazis ont perdu / face à l’OTAN, le combat continue!” (A Stalingrado, i nazisti sono stati sconfitti / di fronte alla NATO, continua la lotta). Stalingrado è sempre il grido di guerra dell’antifascismo come dell’anticapitalismo.
Gilliat de Staërck, il giovane sindacalista e responsabile nazionale dei JRCF (i giovani del PRCF), ha galvanizzato tutti con tutto l’ardore giovanile che aveva in corpo per ricordare la lotta dei soldati sovietici contro la barbarie e anche parlare dell’attuale lotta dei lavoratori in varie parti del mondo. Pane e pace! Il denaro deve andare ai salari, ai servizi pubblici, al lavoro e alle pensioni e non ai fautori della guerra e ai grandi azionisti.
Il momento più commovente è stato quello in cui è intervenuto il compagno del PC russo di Zyuganov che ha ricordato la storia, il filo conduttore che c’è tra la Comune di Parigi e la rivoluzione bolscevica, l’importanza dei legami tra la Francia e la Russia, tra De Gaulle e Stalin per vincere contro i nazisti che avevano infestato tutta l’Europa. Ha condiviso con i compagni presenti e attenti ad ogni sua parola pronunciata in russo e poi tradotta in francese la storia della sua famiglia molto provata dalla seconda guerra mondiale e dalla battaglia di Stalingrado, in particolare. Mai nessuno si sarebbe immaginato all’epoca dell’Unione Sovietica che Russia e Ucraina si sarebbero fatte la guerra essendo un solo paese, questa situazione è il frutto del capitalismo che è riuscito a cambiare la mentalità della gente e a mettere uno contro l’altro.
L’evento si è terminato con la deposizione di garofani rossi sul cippo commemorativo che ricorda che fu la battaglia più sanguinosa della storia con 2 milioni di sovietici tra morti e feriti. Dopo la capitolazione del maresciallo Paulus iniziò l’avanzata dell’Armata Rossa fino a Berlino. Questo monumento, l’albero della Liberazione-Vittoria, rende omaggio ai soldati dell’URSS il cui combattimento contro le forze del III Reich contribuì alla liberazione di tutti.
Un ringraziamento fraterno al Pôle de Renaissance Communiste en France per aver organizzato questa bella cerimonia. Onore eterno all’Armata Rossa che, con la battaglia di Stalingrado, pose fine al mito dell’invincibilità nazista e diede tanto coraggio ai resistenti che continuarono e continueranno a lottare contro la bestia immonda.
“I francesi sanno che la Russia Sovietica ha avuto il ruolo principale nella loro Liberazione”.
Charles de Gaulle in viaggio di Stato a Mosca nel mese di dicembre 1944.
Federazione Estero Enrico Olivetti del Partito Comunista.