Il Partito Comunista Sostiene il DKP Nelle elezioni tedesche del 26/09/21
Dichiarazione del Partito Comunista per le elezioni politiche tedesche del 26 Settembre 2021
Il 26 settembre avranno luogo le elezioni politiche nella Repubblica federale tedesca, elezioni a cui la cancelliera Angela Merkel dopo 15 anni di governo acrobata in quanto ad alleanze e stratagemmi, non si candiderà, ma di fatto uscirà di scena dando l’immagine del monarca che abdica, ed anche questo la dice lunga sulle dinamiche politiche della Germania.
A queste elezioni si presenteranno molti partiti apparentemente diversi però sono solo utili a disperdere il voto, danno l’ipocrita sensazione di libertà di scelta che è solo sulla forma e non sul contenuto, come del resto è sempre in uno scenario liberale borghese e capitalista.
Le promesse che fanno sono molte così come le velate accuse che si fanno reciprocamente soprattutto in quei “confronti politici” televisivi ridotti ormai a talent show.
Anche in Germania si presentano partiti che si dichiarano di sinistra, di centro e di destra ma ai nostri occhi comunisti, altro non sono che un partito unico di sistema liberista. All’apparenza sembrano che stiano su posizioni diverse ma in realtà l’unica posizione solida che hanno è quella oppurtunistica e pertanto seguendo questa (non) logica, discutono di temi marginali di distrazione di massa e non affrontano in maniera strutturale i problemi di milioni di lavoratori e famiglie al limite se non oltre della povertà.
Tuttavia tutta la classe lavoratrice operaia tedesca non deve perdere la speranza, questa classe operaia è numericamente imponente e composta da persone provenienti da tutte le parti del mondo, giacchè la Germania ha saputo meglio di chiunque altro in UE sfruttare quell’esercito di riserva di manodopera a basso costo che il capitalismo genera per nutrirsene come linfa.
Questa speranza è rappresentata dal Partito Comunista tedesco (DKP), l’unico partito che si oppone a questo modello di sistema e propone un modello alternativo: il socialismo.
ERKLÄRUNG DER KOMMUNISTISCHEN PARTEI AUS ANLASS DER POLITISCHE WAHLEN IN DEUTSCHLAND AM 26. SEPTEMBER 2021
Am 26. September finden in der Bundesrepublik Deutschland Parlamentswahlen statt, bei denen Bundeskanzlerin Angela Merkel nach 15 Jahren akrobatischer Regierungsarbeit in Form von Allianzen und Strategemen nicht mehr kandidieren wird. Sie wird die Bühne gleich eines abdankenden Monarchen verlassen, allein das spricht Bände über die politische Dynamik Deutschlands.
Es scheint, als präsentieren sich bei diesen Wahlen viele unterschiedliche Parteien, aber letztendlich dienen sie nur dazu, die Wählerschaft zu zerstreuen. Sie vermitteln das heuchlerische Gefühl von Wahlfreiheit, die sich aber nur auf die Form und nicht auf den Inhalt bezieht, wie es in einem liberalen bürgerlichen und kapitalistischen Szenario immer der Fall ist.
Die Versprechungen, die gemacht werden, sind zahlreich, ebenso wie die verschleierten Anschuldigungen, die man sich, vor allem in den im Fernsehen übertragenen “politischen Konfrontationen”, die zu Talentshows verkommen sind, an den Kopf wirft.
Auch in Deutschland gibt es Parteien, die sich als links, Mitte und rechts bezeichnen, aber in unseren kommunistischen Augen sind sie nichts anderes als eine einzige Partei in einem liberalen System. Oberflächlich betrachtet scheinen sie unterschiedliche Positionen zu vertreten, aber in Wirklichkeit ist die einzige solide Position, die sie haben, eine opportunistische. Deshalb diskutieren sie, dieser (Nicht-)Logik folgend, marginale Themen der Massenablenkung und befassen sich nicht auf strukturelle Weise mit den Problemen von Millionen von Arbeitnehmern und Familien am Rande der Armut oder darüber hinaus.
Die gesamte deutsche Arbeiterklasse darf jedoch nicht die Hoffnung verlieren, denn ihre Zahl ist beeindruckend, da sie aus Menschen aus allen Teilen der Welt besteht. Deutschland konnte bisher diese Reservearmee an billigen Arbeitskräften, die der Kapitalismus hervorbringt, um sich von ihr zu ernähren, besser ausbeuten als jeder andere in der EU.
Diese Hoffnung wird von der Deutschen Kommunistischen Partei (DKP) vertreten, der einzigen Partei, die sich diesem Systemmodell widersetzt und ein alternatives Modell vorschlägt: den Sozialismus.