
Reddito di Emergenza: Analisi
Ecco perchè il reddito di emergenza è solo l’ennesima trovata elettoralistica
Per i cittadini italiani iscritti alle rispettive circoscrizioni consolari, rimpatriati dopo aver perso il lavoro durante l’emergenza Coronavirus, è arrivato il contentino. Si tratta di un reddito di emergenza di 400 euro. Siamo ormai abituati a certe trovate a scopo puramente elettoralistico da parte di chi, a fronte della propria incompetenza politica, prova a rifarsi dai disastri compiuti, distribuendo le briciole.
Tutto ciò accade mentre il governo è pronto a stanziare 6.3 miliardi per FCA, ma del resto sappiamo bene da che parte stia il governo stesso. La Federazione Estero del Partito Comunista ritiene indegna questa misura di sussidio assistenzialista. I lavoratori devono essere emancipati lavorativamente, non soggetti ad elemosina che li rende esclusivamente consumatori. Detto ciò, riteniamo che chi rimpatria debba essere reinserito nella società dal punto di vista lavorativo e per fare ciò bisognerebbe investire sul lavoro diminuendo le ore lavorative senza diminuire i salari di conseguenza, seguendo il vecchio ma sempre attuale slogan LAVORARE MENO, LAVORARE TUTTI! Oggi tutto ciò possibile, il progresso tecnologico lo permetterebbe, bisogna solo scegliere se distribuire la ricchezza da esso prodotto a chi sfrutta per il solo profitto o a chi produce davvero la ricchezza: i lavoratori.
Ufficio Stampa Partito Comunista Estero
Qui un ulteriore video di approfondimento sul reddito di emergenza